Raffaele Montepaone

Raffaele Montepaone nasce il 20 Maggio 1980 a Vibo Valentia, sin da piccolo è attratto dall’affascinante mondo della fotografia, a soli 12 anni inizia a frequentare lo studio fotografico di famiglia dove cura maggiormente l’aspetto tecnico e teorico, nel momento in cui prende in mano una 35mm esplode tutta la sua passione ed inizia un percorso di crescita e ricerca. Si orienta verso il reportage e la fotografia antropologica, la sua è un’intima indagine umanistica.

Il primo progetto: Life

Il primo progetto, al quale continua a lavorare, è un inno alla vita: Life nel quale racconta attraverso occhi,
volti, mani segnate dal tempo, la vecchia Calabria e la sua dignitosa bellezza. Repubblica lo nota sin da subito e gli dedica una galleria fotografica. Per un decennio collabora con le testate locali Calabria Ora ed il Quotidiano della Calabria.
Nel 2006 viene chiamato a curare la fotografia per la società sportiva Tonno Callipo Volley. L’anno dopo pubblicherà il volume-documento “3 Luglio 2006” suggestivo racconto fotografico sull’alluvione di Vibo Valentia, il ricavato lo devolve in favore della popolazione colpita.


Nel 2014 partecipa all’Etna Photo Meeting a Catania, sempre nello stesso anno vince il premio Affordable Art fair ed espone a Milano tra i giovani emergenti, dove conquista la critica meneghina.
Awards ai FIOF 2014, Menzione d’onore ai Fiof 2015.
Vincitore premio speciale Talent Prize 2015 che gli permette di esporre la sua opera “Memoria” al museo Pietro Canonica di Roma.

Dall’Italia alla critica internazionale

Nel novembre 2015 espone a Parigi al Caroussel du Louvre galleria Spazio Farini 6.
A gennaio 2016 espone a Bologna in Setup galleria RRN Project.
A marzo 2016 l’Afi (Archivio Fotografico Italiano) organizza una sua personale a Legnano per il Festival Fotografico Europeo dove riscontra ampio consenso della critica internazionale ed intavola collaborazioni con gallerie francesi.
Sempre a marzo del 2016 Christie’s batte una sua opera insieme a quelle dei grandi autori, opera che viene inserita nel volume Personaggi e Paesaggi d’Italia della Christie’s.
Luglio 2016 viene presentato dall’Afi il suo primo libro ad Arles Il bel paese durante “Les Rencontre de la Photographie”che contiene le opere di sei artisti Italiani.
Ottobre 2016 espone con l’Afi a Grenoble,una collettiva alla Maison de L’International ed una personale alla galleria EX-NIHILO.
Marzo 2017 Partecipa al Mia Photo Fair e vince la I° edizione del Premio Ram Sarteano riscuotendo grandissimo successo tra i collezionisti.
Luglio 2017 espone al Castello di Sarteano, nello stesso mese edita il libro Life con la prefazione di Ferdinando Scianna.
Ottobre 2017 espone al Museo di arte contemporanea Marca di Catanzaro con la personale Oltre gli stereotipi.
Gennaio 2018 espone alla Biblioteca Nazionale di Torino.
Marzo 2019 espone in Spagna al Centro Culturale Les Bernardes a Salt – Girona. Ottobre 2019 espone con una personale alla Fondazione Ferrero.

Raffaele è un instancabile ricercatore di espressioni ed atmosfere senza tempo, esaltate dalla sua particolare visione monocromatica.

opere

Untitled# 30, 31, 32

Untitled#30, 2017 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

Untitled#31, 2016 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

Untitled#31, 2017 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

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Untitled#12, 2020 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

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Untitled#14, 2016 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

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Untitled#16, 2020 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

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Untitled#33, 2013 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

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Untitled#28, 2015 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

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Untitled#25, 2016 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

Untitled#21, 2016 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

Untitled#20, 2017 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

Untitled#29, 2017 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

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Untitled#3, 2016 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

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Untitled#18, 2019 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

Untitled#19, 2019 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

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Untitled#9, 2013 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

Untitled#26, 2016 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

Untitled#27, 2016 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

Untitled#8, 2007 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

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Untitled#10, 2019 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

Untitled#11, 2015 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

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Untitled#4, 2015 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

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Untitled#13, 2014 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

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Untitled#22, 2013 tiratura 5+2pa, stampate in Fine Art su carta Canson Infinity Platine Fibre, formato 40×60.

Nik Spatari, genio a colori

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Colori accesi, a contrasto, sono al centro del mondo di Nik Spatari. Ancora colori dal sapore mediterraneo e forme geometriche primitive in chiave attuale. La costante ricerca dell’equilibrio tra arcaico e moderno, tra colori freddi e colori caldi tra etereo e materiale. Il dualismo è al centro dell’uomo, allo stesso modo è al centro dell’arte di Nik.

L’equilibrio è il punto focale delle opere di Nik, parte da radici antichissime e va oltre il futuro. Il ritorno a Mammola (RC) e l’idea di realizzare un laboratorio – museo sembra una favola. La storia di Nik ha il sapore di una favola moderna: la storia di un artista calabrese appassionato di cultura e arte che decide di fare della sua devozione alla bellezza, lo spirito della sua stessa esistenza.

Diceva Francisco Goya: “Il sonno della ragione genera mostri”. Eppure proprio nella lingua spagnola le parole sogno e sonno hanno un unico significante: sueño. Quindi è il sogno o il sonno? Il significato cambia completamente. Le riflessioni sui sogni hanno accompagnato l’opera dell’artista calabrese Nik Spatari fondatore, assieme ad Hiske Maas, del laboratorio – museo MUSABA.

Se si parla di sogni è impossibile non pensare all’opera più importante di Nik SpatariIl sogno di Giacobbe. Un’opera mastodontica che si estende nell’abside e nella volta della chiesa di Santa Barbara. Lungo 14 metri e largo 6 è un affresco tridimensionale. Un’opera emozionante composta da figure ritagliate da pannelli di legno, dipinte e applicate in rilievo quasi a dare un’idea fluttuante dell’opera stessa.

È notte e Giacobbe è accasciato, la scena attraversa tutta la parete, alle sue spalle una donna che con le mani forma un triangolo davanti ai suoi occhi. Giacobbe come Nik rappresenta il mistero. Giacobbe è morto o sta sognando?

“I colori rappresentano l’universo, i colori sono l’universo.” Nik Spatari

MUSABA: la fabbrica dei colori

calabriart

“Uno spazio è perfetto solo quando è disegnato a partire da forme semplici” Nik Spatari

Abbiamo definito il MUSABA una fabbrica di colori, una congiunzione tra sole e luce che riflette sulle opere tutto lo spettro solare. Uno spazio, forme semplici, colori accesi, l’equilibrio e l’amore. Questo è il MUSABA: un progetto che nasce soprattutto da un istinto ancestrale: la (ri)scoperta delle radici. Alle porte di Mammola (Rc) c’è uno dei più grandi e colorati musei a cielo aperto.

Uno spazio di circa 7 ettari con opere monumentali restaurate, (dal monastero al recupero dell’ex stazione della Calabra – Lucana) nato dalle spoglie del convento di Santa Barbara e fondato da Nik Spatari e Hiske Maas.

Un museo che preserva la storia del luogo e la congiunge al contemporaneo con opere d’arte innovative: la Rosa dei venti e il sogno di Giacobbe.

Un laboratorio in progress che ospita centinaia di opere di artisti provenienti da tutto il mondo.

Un progetto che nasce dall’esigenza di Nik di fare ritorno nella propria terra e riappropriarsi delle proprie radici per condividerle. Il MUSABA è soprattutto condivisione: un luogo che ospita giovani artisti da tutto il mondo, pronti a dare una mano e a respirare arte mettendosi in gioco in uno dei più grandi musei a cielo aperto.

La storia del MUSABA è una storia antica che sa di amore: l’amore di un uomo e di una donna, l’amore per l’arte, l’amore per quel pezzo di Calabria e per la sua storia.

Difficile raccontare la grandezza di Nik Spatari. Ma è facile ripercorrere la sua storia, che è la storia di chi ha vissuto di colori e di emozioni.

Ed è ancora la condivisione il motore pulsante del progetto CalabriART. La ricerca di spazi occupati e da occupare. La creazione di una rete reale e virtuale per condividere e connettere artisti e persone, storie ed emozioni e colori.

Occupa il nostro spazio migliore

Diamo spazio all’arte, occupando gli spazi migliori. Quali sono? Sono quelli che cambiano, sempre in movimento, che sono qui e in altro luogo contemporaneamente. Gli spazi occupati sono gli spazi migliori: cartelloni, impianti su circuito regionale e nazionale, studi televisivi, web.

Il “medium” è tutto ciò che origina il cambiamento, come diceva Marshal Mclhuan. CalabriART cambia il modo di raccontare: una narrazione differente con mezzi non convenzionali per raccontare una Calabria libera dai cliché. Questo lo spirito del progetto CalabriART: mettere a disposizione, degli artisti, spazi da occupare; creare una rete di racconti sulle emozioni colorate di un territorio tutto da (ri)scoprire. Dare spazio all’arte raccontando il sentimento di una terra attraverso gli spazi pubblicitari gestiti da Pubbliemme.

Parlare della Calabria oltre gli stereotipi usando mezzi completamente innovativi: come L’out of home (OOH) è una forma di comunicazione esterna: “fuori casa”. Insegne luminose, così come impianti, vetrine e poster retroilluminati, utilizziamo alcuni degli oltre 11mila impianti di Pubbliemme per far raccontare agli artisti le emozioni e i colori della Calabria. Passiamo circa il 70% della nostra vita fuori casa. Siamo costantemente alla ricerca di un equilibrio tra ciò che la società frenetica ci impone e ciò che è la nostra dimensione. Il nostro spazio.

Mettiamo a disposizione degli artisti gli spazi nella nostra sede romana di viaCondotti21 e di LaC Network, creando una galleria d’arte a cielo aperto.

I primi spazi occupati sono in un punto cruciale: l’aeroporto Internazionale di Lamezia Terme. L’aeroporto è il punto di arrivo e di partenza della nostra storia, della nostra Calabria. Una storia raccontata dagli artisti, da chi in Calabria ci è nato o chi si è ispirato, da chi la vive o l’ha vissuta, da chi si è emozionato e ne ha dipinto i colori.

Occupa il nostro spazio migliore. Diamo spazio all’arte.